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Andrea Lanzi
dal 28/4/07 fino al 19/5/07
presso
Galleria Marchina Arte Contemporanea
Inaugurazione sabato 28 aprile alle ore 18.00
Per la mostra nello spazio di via soldini della Marchina Arte Contemporanea Andrea Lanzi ha ideato una serie di opere, alcune della quali, specchio della ricerca che da qualche anno sta portando avanti e dedicata al sottile e spesso controverso rapporto tra sacro e profano. La tematica religiosa abbraccia diversi Credo e più che affrontarla dal punto di vista provocatorio come potrebbe sembrare, si riflette in realtà molto sulla tolleranza e la possibilità di dialogo; un mondo nel quale può esistere un budda che sorregge un ostensorio, uno accanto all’altro simboli della cristianità ed altri appartenenti alle religioni più diffuse.
Un mondo in bilico costante tra bene e male, vincitori e sconfitti, bellezza e raccapriccio.
Due lavori particolarmente forti nei quali l’artista pone l’accento sull’identificazione del potere attraverso il copricapo sono dedicati alle figure papali: nella prima, la più dissacrante, un capretto sotto formalina identifica la personificazione del male che veste i panni della più alta carica cristiana esistente e sottolineata dal preziosissimo Triregno realizzato con materiali meno preziosi ma con perizia amorevole. La seconda, nella quale si ravvisa la consapevolezza che spesso le scelte e le vicende sono fortemente condizionate dal Credo religioso, la Mitria, copricapo altrettanto importante ma meno lussuoso, è posizionata sopra ad un teschio nella cui cavità orbitale è incastrata la palla da biliardo numero 8, quella in grado di decretare la vittoria o la sconfitta, quindi il destino di ognuno.
Nell’installazione luminosa “IHS” l’artista desidera sottolineare le analogie che visivamente esistono tra la croce cristiana e la croce simbolo quasi ovunque del supporto medico (il colore di fondo è infatti un “verdefarmacia”); analogie che se riflettiamo a fondo mostrano quanto un Credo, o i suoi simboli, spesso siano in grado di guarire ferite non fisiche ma altrettanto laceranti.
Il desiderio, o se vogliamo, la necessità dell’artista di giocare di continuo con gli opposti, con le contraddizioni, con il desiderio di incantare o angosciare è presente in tutte le opere della mostra, molto eterogenee dal punto di vista formale ma tutte legate dal filo di questa personalissima ricerca.
La mostra sarà visitabile fino al 19 maggio nei seguenti orari:
da lunedi a sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
martedi e domenica chiuso
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