|
Forgioli
Opere 1996-2006
dal 20/1/07 fino al 9/4/07
presso
Grande Miglio in Castello
Comunicat stampa
Osservando le opere degli ultimi dieci anni, da Attilio Forgioli (Salò, 1933) dipinte o lavorate col pastello, si ha netta l’impressione che la sua arte non sia mai stata così forte. E per paradosso tutto vi appare più precario. La materia stessa ha una levità fino a oggi sconosciuta. Molti degli elementi, dei “motivi” sono gli stessi di sempre: le palme, le terrazze, i residence, i mesi dell’anno, i frutti (che mai sono, neppure nel titolo, nature morte). Dunque un’apparente linea di continuità che ci dice come l’artista senta ancora forte la necessità di ristudiare la realtà attraverso un alfabeto visivo che è ormai segno univoco e inequivocabile nella sua opera.
La selezione tuttavia di circa quaranta opere, realizzate in quest’ultimo decennio, suggerisce anche una lettura diversa. L’impressione è che l’artista, ormai da qualche tempo, preferisca ascoltare quello che la natura suggerisce, piuttosto che dominarla con una sua visione. È più forte l’eco del sentire rispetto all’analisi. C’è un lirismo del colore più alto della forza della materia, che anzi si fa rarefatta, quasi lavata.
Senza abusare dell’espressione “paesaggi dell’anima”, si può dire qui che l’opera di Forgioli modula un canto ultimo di malinconica asprezza. Ultimo non perché non ve ne possano essere altri, ma perché l’artista ha finalmente raggiunto la dimensione più segreta di quello che da sempre il suo occhio osserva.
Testo tratto del sito www.lineadombra.it
Orari: tutti i giorni 09.00 - 19.00
Orari straordinari: 1 gennaio 2007 11.00 - 19.00
Chiusura: 24, 25 e 31 dicembre 2006
|
|
|