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Giuseppe Gallizoli
dal 7/5/05 fino al 16/6/05
presso
Galleria dell'Incisione
Si inaugura il 7 maggio 2005 la mostra del pittore Giuseppe Gallizioli dal titolo Le
stagioni della luce.
Si tratta di un’esposizione del tutto particolare che, presentando una quarantina di pastelli,
acquerelli e tecniche miste recenti dell’artista, fornisce un puntuale resoconto
dell’aspetto più intimo della sua poetica.
La pittura di Gallizioli ha attraversato stagioni diverse: determinanti sono stati anzitutto,
negli anni, l’informale, quando l’artista ha scoperto il puro valore espressivo del segno e
della materia, e quel suo successivo “surrealismo fiabesco” (Cassa Salvi), ideologicamente
impegnato e però risolto in preminente dimensione di elegia e di canto.
Motivo di fondo di tutta la sua arte è stato sempre comunque il costante riferimento al
tema “natura”.
Proprio le tecniche del pastello e dell’acquarello, da lui sempre usate, per la loro
immediatezza e duttilità sono le più consone a fissare l’idea prima dell’invenzione, il suo
imprescindibile scenario.
Paesaggi, frammenti di natura, giardini, cieli e acque sono i luoghi delle immagini
incantate di Gallizioli che, nella sua esperienza recente, felicemente coglie le innumerevoli
“stagioni della luce”.
Giuseppe Gallizioli è nato nel 1935 a Brescia, dove oggi vive e lavora. La sua formazione, fuori scuola e fuori corrente,
passò per fasi di ricerca che lo portarono a osservare, conoscere, saggiare tecniche e moduli espressivi quali si potevano
desumere dall’area informale europea negli anni tra il ‘55 e il ‘60.
Risale al ‘60 la sua prima personale (Brescia, Galleria Alberti). Nel 1969 ottenne una borsa di studio per un corso di
grafica da seguire in Germania, a Wolfsburg. In quell’anno aderì al movimento Phase che da Parigi si andava estendendo
in tutta Europa. Intanto si intensificavano i suoi viaggi: in Polonia, Belgio, Olanda, Cecoslovacchia. Dal 1975 ha
ripetutamente trascorso l’estate nell’isola iugoslava di Cherso. I soggiorni isolani lo hanno aperto a nuovi amori tematici,
portando nella sua pittura il mare come terzo elemento, accanto alla terra e al cielo.
Fin dagli inizi ha prodotto in parallelo acquarelli, tempere, pastelli, acqueforti, disegni. Ha illustrato il racconto Incendio di
legna vecchia di Carlo Dossi, per le edizioni “Il Melangolo”.
Numerosissime sono le mostre tenute in Italia e all’estero, notevoli i premi assegnatili (Michetti, Pasini, altri).
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