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L'ironia della vanita' - Paola Sala
dal 24/3/07 fino al 21/4/07
presso
Galleria Marchina Arte Contemporanea
Comunicato stampa
Giovane artista di origine comasca, promettente frutto dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Le opere esposte verranno realizzate appositamente per la mostra allestita nello spazio Marchina di via Soldini. I visi ritratti sono frutto di un passato, di una tradizione rielaborata, di tecniche espressive sapientemente combinate. Paola Sala trae ispirazione dal cinema e dai manga giapponesi, dai cartoni animati e dalla pop art. La stessa artista confessa di rubare anche ai maestri antichi “campioni di colore o addirittura piccole porzioni di paesaggi”, ma le creature che abitano i suoi dipinti “fanno parte della nostra vita quotidiana”. Il risultato è una composizione ironica di dipinti eseguiti ad olio, dove acconciature ed abiti dal fascino rinascimentale affiancano “supereroine tarantiniane”, dove la regina di God save the queen sventolante una bandierina cinese affianca You know…gentlemen prefer blondes, rivisitazione contemporanea della storia di Adamo ed Eva.
La mostra sarà visitabile fino al 21 aprile nei seguenti orari
Da lunedì a sabato dalle 15 alle 19 Martedì e domenica chiuso
L’IRONIA DELLA VANITA’
I personaggi protagonisti nelle opere di Paola Sala sembrano rubati ad un mondo privo di tempo ma allo stesso tempo contemporaneo, nel quale vivono cortigiane, donne guerriero, valchirie, eunuchi, personaggi televisivi, fumetti, cartoni giapponesi,.………..
Su sfondi di paesaggio toscano rinascimentale o in vortici di nubi tempestose campeggiano eleganti personaggi, alcuni assorti da valorosi pensieri, altri vittime di atroci tormenti, tutti però vincolati ad una tensione che porta al nulla.
Ognuno di essi è vittima e protagonista della propria vicenda o meglio è sopraffatto dalla propria vana apparenza.
Donne pensose ed assorte nella loro bellezza, in grado di esprimere la propria situazione che portano all’estremo attraverso i gesti da esse compiuti. Attraverso la lettura di Paola, tali sguardi ed espressioni, diventano caricature ma con una sottile e delicata ironia che non toglie, però, nulla alla loro totale e completa serietà.
Una bellezza delle protagoniste, ostentata ma vera e raffinata, come ben viene messo in evidenza nei particolari delle mani o nei loro grandi occhi in grado di guidare, indicare, catalizzare attraverso tutta la loro vanità o disperazione.
L’ importanza fondamentale, al fine di una corretta lettura dell’immagine, è quella data da Paola attraverso i piccoli particolari-simboli, tratti dal “suo” mondo reale, nascosti nelle opere, sui quali deve cadere l’attenzione dell’osservatore: una spilla, un bottone, una maschera, una bacchetta magica, lo yo-yo, il filo rosso,…….
La sua formazione unisce la corrente contemporanea america del “pop surrealism” con richiami alla cultura fiamminga per la perizia e l’abilità della pittura ad olio su tavola e l’utilizzo della foglia oro.
Elsa Gipponi
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