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La foresta disincantata
Antonio De Martino
dal 16/11/06 fino al 30/1/07
presso
Atelier degli Artisti
Comunicato stampa
L’albero fa parte della vita di Antonio come un principio vitale assunto dall’infanzia trascorsa sulle pendici di quello scorcio dei Lattari che da Sant’Egidio del Monte Albino, paese dove è cresciuto ma dove anche si è espressa quella fantasia straniante che lo faceva sembrare diverso, arriva fino al valico di Chiunzi, squarcio innominato della natura che apriva il desiderio di quel giovane irrequieto verso la verde vallata dove si trova Tramonti. Le foreste stavano là sopra, come fossero popolate di una lussuria infinita. L’albero in quei luoghi era la forma inquietante della natura e di forme se ne affollavano tante in quella testolina dove quotidianamente si scontravano il desiderio e la necessità. E’ proprio da questa aspra contrapposizione che ne esce una poesia arguta e illetterata che, compiendo una strada che ora a lui pare infinita di strazi ed euforie, si è alfabetizzata proprio partendo da quelle forme così viscerali e prepotenti che non ha dimenticato mai. Sull’albero ci saliva per placare una fame quotidiana ma ci restava in cima per sognare. Sognava di creare delle forme sue ma forse intuiva già che queste gli stavano proprio sotto i piedi. Quanta strada per arrivare fin qui, alla foresta disincantata, quanti tentativi, quanti travalicamenti, proprio gli stessi che da Chiunzi sembravano portarlo verso un regno dove sugli alberi non ci si sale per fame. Gli alberi di ora, che escono dalle sue mani disincantate, come i marciapiedi di un anno fa, divengono opera proprio per questa magia che fa parte della vita. E qui la magia ha una forma assoluta e vibrante. La natura scompare e fa posto alla scultura. Null’altro è l’arte se non essere contemporanei alla propria vita, ma bisogna scegliere l’istante giusto, né un attimo prima, né un attimo dopo. E’ per questo che l’arte vera è poca, faticosa, ma può illuminare sentieri come mai ci si sarebbe aspettati. Ed ora un’altra piccola luce in più rischiara il bosco che sta dietro i nostri migranti destini.
Orario di apertura al pubblico: dal martedì alla domenica, ore 15:30 19:30
Chiuso il lunedì
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