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Luci della città
Di Marco Lodola
dal 28/1/06 fino al 4/3/06
presso
Show Room Telemarket
Mi sono sempre considerato un artigiano e non un artista, ho sempre prediletto il fare rispetto al dire (homo faber). Le componenti che
considero più importanti per il mio lavoro sono il segno creato dalla mano,il fuoco dell’energia umana e il ritmo del cuore. (Marco Lodola)
Marco Lodola è nato a Dorno (Pavia).
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano, e conclude gli
studi discutendo una tesi sui Fauves, che con Matisse saranno un punto di
riferimento per il suo lavoro, come anche Fortunato Depero ed il Beato Angelico. Agli inizi degli anni ’80 intorno alla Galleria di Luciano Inga
Pin, a Milano, ha fondato con un gruppo di artisti il movimento del Nuovo
Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico.
Dal 1983 ha esposto in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano,
Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam.
Ha partecipato ad esposizioni e a progetti per importanti industrie quali
Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Harley Davidson, Ducati, Riva, Illy
(collana di tazzine d’autore), Francis-Francis, Dash, Carlsberg, Valentino,
Coveri e Fabri. Nel 1994 è stato invitato ad esporre dal governo della
Repubblica Popolare Cinese nei locali degli ex archivi della città imperiale di Pechino.
Nel 1996 ha iniziato a lavorare negli Stati Uniti a Boca Raton, Miami e a
New York. Ha partecipato alla XII Quadriennale di Roma e alla VI Biennale
della Scultura di Montecarlo.
Diverse le sue collaborazioni con scrittori
contemporanei tra cui Aldo Busi, Claudio Apone, Marco Lodoli, Tiziano Scarpa
e Giuseppe Cederna, e con musicisti: gli 883 di Max Pezzali, Timoria,
Jovanotti, Andy (Bluvertigo) e Syria.
Nell’estate del ’98, su incarico della Saatchi & Saatchi, ha eseguito i
disegni per le affiches di Piazza del Popolo a Roma, per l’Opera Lirica
Tosca di Puccini. Nel 2000 Lodola, da sempre legato al tema della danza, è
stato incaricato dal Teatro Massimo di Palermo di realizzare Gli avidi lumi,
quattro totem luminosi alti sei metri, raffiguranti episodi significativi
delle nove opere in cartellone. Per l’occasione è stato realizzato un
video-documentario di Sergio Pappalettera. Le sculture rimarranno collocate
nelle maggiori piazze cittadine, come è già avvenuto a Montecarlo, Riccione,
e al Castello Visconteo di Pavia. È stato autore delle opere assegnate ai
vincitori dell’edizione 2001 del Premio Letterario Nonino. Nel 2001 è stato
incaricato di curare l’immagine del Carnevale di Venezia. Per l’occasione la
Fondazione Bevilacqua La Masa ha organizzato la mostra ”Futurismi a Venezia”
con opere sue e di Fortunato Depero.
Nel giugno 2002 ha creato la scultura luminosa A tutta birra dedicata alla
figura del grande imprenditore Venceslao Menazzi Moretti, che è stata
collocata nel nuovo parco cittadino di Udine, là dove sorgeva il primo
stabilimento della famosa birra. Nel 2003 realizza la luminosa Venerea nell’
ambito della mostra Venere svelata di Umberto Eco tenutasi al Palazzo delle
Belle Arti di Bruxelles, per cui ha curato anche l’istallazione della
facciata esterna e la mostra Controluce a Palazzo del Turismo di Riccione
che nel 2004 è stata trasferita a San Paolo del Brasile (Museo Brasileiro da
Escultura Marilisa Rathsam), Rio de Janeiro (Museo de Arte Moderna), Città
del Messico (Polyforum Siqueiros), e al Museo Regional de Guadalajara. Nel
2005 ha realizzato la maglia rosa per l’88° Giro d’Italia ed il logo per la
trasmissione “Speciale per voi...” di Renzo Arbore. Hanno scritto di lui tra
gli altri: Vergine, Bossaglia, Caramel, Mascherpa, Seveso, Somaini,
Quintavalle, Accame, Pontiggia, Carli, Sala, Calabrese, Dentice, Restany,
Coen, Bonito Oliva, Strano, Fiz, Crispolti, Cherubini, Vescovo, Mammi,
Hunter, Dorfles, Sgarbi, Daverio.
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