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Nicola Verlato - A New Era is coming
dal 10/3/07 fino al 28/4/07
presso
Fabio Paris Art Gallery
Comunicato stampa
In occasione della sua prima personale presso la Fabio Paris Art Gallery – la prima personale italiana dopo quasi quattro anni di assenza - Nicola Verlato (Verona 1965) presenta la tappa conclusiva di un progetto che segna una nuova fase della sua ricerca pittorica: una ricerca avviata a New York e già esposta con successo nelle gallerie Rare e Stux a Chelsea e in una collettiva di artisti americani in corso al Florida State University Museum of Fine Arts.
La serie mette in scena un mondo magmatico, sconvolto da turbini che seminano caos e distruzione. Lo sconvolgimento appiana le differenze, e gli accostamenti più improbabili risultano non solo possibili, ma anche generatori di un nuovo sistema di senso e di un nuovo linguaggio estetico. La rivoluzione messa in scena da Verlato non avviene, infatti, solo a livello di contenuti, ma è prima di tutto una affermazione stilistica: uno stile che contamina illustrazione e fumetto, videogiochi e disegno classico, manierismo e dettagli fiamminghi, allineandosi alle correnti più aggiornate della cultura visiva contemporanea americana.
More is more: così, nel brodo primordiale a cui il tornado – che è, ad un tempo, stratagemma compositivo, soggetto narrativo e metafora di un linguaggio (quello dell'arte contemporanea) in cui, come dice l'artista, “alto e basso, colto e triviale, presente e passato remoto si rimescolano in un torrente di energia che tutto travolge” – non c'è elemento della storia spirituale americana che non abbia un suo peso specifico: il burlesque – qui rappresentato attraverso un omaggio alla sua regina, l'artista, che espone in questo periodo da Jeffrey Deitch, Julie Atlas Muz (incarnazione del “femminino più oscuro, potente e distruttore, ma anche foriero di nuovi ordini”) – convive con il paesaggio del Midwest americano, a sua volta mediato tanto dai cartoon disneyani quanto dal realismo regionalista dell'American Scene; i miti classici si contaminano con i “fairy tales” di fine Ottocento e con nuove narrazioni, quelle ipertestuali e multiple cui i giocatori danno vita nei videogiochi online, i luoghi del mito del XXI secolo; il junk food, l'iPod e i pupazzetti manga si ibridano con il Bronzino, e i resti mortali della nostra civiltà consumistica lasciano le discariche per trovare un proprio posto all'interno di tradizioni millenarie, dai riti carnevaleschi alle narrazioni dell'ultimo giorno. La pittura digerisce vecchi e nuovi media, futuro prossimo e passato remoto, arte e spazzatura, e ripropone il tutto nel nuovo ordine del quadro.
Verlato sembra cogliere il torrente di energia che percorre la nostra cultura, ma nello stesso tempo lo incanala verso un nuovo sbocco. Una nuova era sta arrivando...
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