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Rita Siragusa
dal 14/9/07 fino al 4/11/07
presso
Grande Miglio in Castello
Quaranta sculture, che definiscono lo spazio mentale dell’artista all’interno dello spazio fisico. Lastre bidimensionali d’acciaio adagiate al suolo o appese, sculture in lamiere di ferro arrugginito, antico, in inattese dilatazioni, sviluppo e movimento, strutture primarie monocrome alla ricerca forzata di un punto di reggimento, costituiscono il pensiero multidimensionale scultoreo di Rita Siragusa.
L’essenzialità delle forme e delle articolazioni, l’insistenza di una geometria elementare e di un ordine compositivo nel quale gli elementi si toccano, combaciano, si appoggiano o si rifiutano, rispondono ad una progettualità razionalista, che rifiuta l’idea di fissità e permanenza, per accogliere l’ipotesi dell’inedito accadimento plastico, la possibilità e la sospensione esatta dell’attimo visivo che annulla il tempo.
La rigida geometria concorre alla ricerca di un ordine del pensiero, scarica la tensione esistenziale, mentre il colore s’impadronisce delle forme e seduce emotivamente la materia. L’applicazione di fotografie polarizzate, visualizzazioni del corpo dell’artista, tenta un dialogo possibile con tutti gli elementi all’interno e all’esterno dell’arte, nell’intimità profonda dell’artista. (Giampietro Guiotto)
Testo tratto dal sito www.bresciamusei.com
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