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Tre visioni al femminile
Paola di Bello, Armida Gandini, Alessandra Spranzi
dal 9/6/06 fino al 30/7/06
presso
Università Cattolica del Sacro Cuore
Inaugurazione venerdì 9 giugno alle ore 16
A cura del Laboratorio di organizzazione di eventi artistici dello STARS condotto da Piero Cavellini
orario da lunedì a venerdì dalle ore 10 alle 18 continuato
visite guidate (prenotazioni presso la segreteria della Biennale tel. 0303758370
martedì 13 Giugno: alle ore 11 e alle ore 16
mercoledì 21 Giugno: alle ore 11 e alle ore 16
giovedì 29 Giugno: alle ore 11 e alle ore 16
venerdì 7 Luglio: alle ore 11 e alle ore 16
All’interno del circuito espositivo della II edizione della Biennale Internazionale di Fotografia di Brescia verrà organizzata presso la sede dell’Università Cattolica di Via Trieste 17 una mostra curata dal Laboratorio di Organizzazione di Eventi Artistici attivato presso il corso di laurea S.T.A.R.S. e condotto da Piero Cavellini.
Già durante la prima edizione della Biennale gli studenti del Laboratorio avevano organizzato una piccola mostra di grande valenza storica ordinando presso la Sala Chizzolini una significativa selezione di fotografie di Ugo Mulas ritraenti il pittore americano Barnett Newman al lavoro.
Per questa seconda edizione si è pensato, per aderire al tema fornito dalla Biennale stessa e per seguire la riflessione che riguarda l’allargamento dei luoghi dell’arte ed i processi di contaminazione tra arte e vita reale, argomento centrale del laboratorio, di organizzare la presentazione di lavori prodotti da tre artiste-fotografe, non in un unico ambiente espositivo circoscritto, bensì all’interno di alcuni ambienti dell’Università ed in diretta interazione con gli stessi.
La scelta di queste autrici deriva da diversi fattori. Innanzitutto ci permette di fornire uno spaccato significativo dell’uso del mezzo fotografico in arte che a partire dai primi anni Novanta ridiventa centrale e foriero di novità nel concetto di rappresentazione oltre la modernità. Le tre autrici sono poi in diverso modo legate all’ambiente dell’Università e della città in generale. Sono anche con il loro lavoro adatte ad una diversificazione delle modalità installative necessaria per aderire allo spirito di uno spazio espositivo allargato ed in comunione con l’attività quotidiana e didattica che circonderà le loro opere e con esse dovrà necessariamente dialogare.
Il laboratorio sta mettendo in essere questi rapporti attraverso il contatto diretto con le artiste ed il loro lavoro, cercando di metterlo in relazione con gli spazi che gli studenti vivono durante le attività didattiche.
La mostra dovrà in ogni caso esprimere questa comunione in modo coordinato all’attività dell’Università. Per fare ciò il Laboratorio ha studiato percorsi informativi e tipologie di visite, con orari specifici e letture guidate, necessarie alla forma speciale dell’evento.
La mostra sarà accompagnata in catalogo da un contributo critico del Prof.Francesco Tedeschi, docente di Storia dell’arte presso lo S.T.A.R.S.
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